sabato 7 novembre 2009

Il parco va avanti; la discarica si ferma (per ora)


Quattro consigli comunali “in contemporanea” per il Parco della Macogna

A volte la forma è sostanza; in questo caso l’aspetto formale è rappresentato dalla convocazione contemporanea dei Consigli comunali di Berlingo, Cazzago San Martino, Rovato e Travagliato, che si riuniranno – alle ore 21 di lunedì 9 novembre 2009 – ognuno nei rispettivi palazzi municipali, per deliberare la convenzione tra i quattro enti al fine di costituire un Ufficio comune per la gestione del parco locale di interesse sovracomunale della Macogna.

La sostanza è significata nella coesione di quattro Amministrazioni comunali che, condividendo finalità e obiettivi, lavorano insieme per la riqualificazione e la ricomposizione ambientale di un territorio già troppo degradato e ora bisognoso di una autentica rinascita, piuttosto che della sovrapposizione di ulteriori fattori di degrado quali discariche e altri impianti impattanti.

Lo schema di convenzione che verrà approvato il 9 novembre rappresenta, di fatto, l’atto di nascita ufficiale del Parco della Macogna, ed è conseguente a un percorso amministrativo iniziato a settembre dello scorso anno con l’approvazione delle linee di indirizzo comuni e della perimetrazione di un area di 402 ettari, al cui interno è ricompreso il bacino estrattivo denominato Ate14 (80 ettari). Le fasi successive della procedura si concretizzeranno nella variazione degli strumenti urbanistici comunali – già in corso –, nella richiesta del riconoscimento di sovracomunalità alla Provincia di Brescia, nell’avvio della fase di progettazione specifica attraverso il Piano Pluriennale di Intervento previsto dalla legge regionale.

Il PLIS, come si evince dalla convenzione, si pone un duplice obiettivo: in primis, la salvaguardia del territorio agricolo già interessato da pesanti compromissioni (bacino estrattivo, prossimo passaggio di TAV e Brebemi), che verrà realizzato grazie a norme da concordare con le associazioni di categoria del mondo agricolo (i Comuni hanno già incontrato Coldiretti e Confagricoltura); in secondo luogo, il recupero ad uso pubblico con finalità naturalistiche e ricreative della vasta area interessata – a oggi – dall’attività di cava.

Tale recupero è ovviamente in contrasto con i progetti di discarica presentati dalle ditte DRR e Profacta e che insistono su quest’area. L’intenzione dei Comuni è che il recupero dell’ambito estrattivo debba essere guidato dal progetto pubblico di Parco locale e non da interessi privati volti a aggiungere degrado a degrado; i Consigli comunali del 9 novembre sono chiamati a muovere un altro significativo passo in questa direzione.

I quotidiani locali hanno dato ampio spazio alla notizia, il giorno 5 novembre: il Giornale di Brescia titola “Quattro «padri» per il Parco della Macogna - Rovato, Cazzago, Berlingo e Travagliato: lunedì sera i Consigli comunali voteranno l’atto di nascita”, mentre Brescia Oggi apre con “L’oasi verde sfida le discariche - Cazzago, Berlingo, Rovato e Travagliato deliberano la nascita del parco della Macogna”; entrambi gli articoli sono disponibili nella sezione Documenti – Rassegna stampa.

La conferenza di concertazione sulla discarica è stata rinviata

La Regione Lombardia, con nota del 4 novembre (nella sezione Documenti – Ate 14) “[…] a seguito della richiesta dei Comuni di Berlingo, Rovato, Cazzago San Martino e Travagliato e della Provincia di Brescia” comunica che “la Conferenza di concertazione dei pareri prevista per il giorno 10.11.2009 è da intendersi rinviata a data da destinarsi”.

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