sabato 26 settembre 2009

Gli agricoltori non vogliono discariche alla Macogna


La Federazione Coldiretti di Brescia, in una lettera del 16 settembre 2009 (nella sezione Documenti – Ate14) firmata dal Presidente Ettore Prandini e indirizzata, tra gli altri, al Presidente della Regione Formigoni e al Presidente della Provincia Molgora, esprime stupore circa “l’esito favorevole espresso dalla Regione Lombardia circa la Valutazione di Impatto Ambientale riguardante l’area della Cava Macogna da adibirsi a discarica” e ritiene che un simile progetto sia “fuori da ogni logica di agricoltura sostenibile”.
Per i motivi sopra solo accennati, la scrivente Federazione “ribadisce sin d’ora la propria netta contrarietà a siffatto progetto, invitando le istituzioni in indirizzo ad un più ampio coinvolgimento delle parti sociali interessate”.
Gli amministratori dei quattro Comuni interessati hanno valutato in maniera estremamente positiva questa presa di posizione e contatteranno quanto prima il Presidente Prandini per definire azioni comuni, volte a tutelare il territorio e a promuovere l’attività agricola.

La Provincia: “È necessario aggiornare il progetto per l’escavazione”
La Provincia di Brescia, settore Attività estrattive, in una nota del 16 settembre 2009 (in
Documenti – Ate 14) a firma del responsabile del procedimento arch. Marcella Gandelli, chiede alle ditte proponenti (Nordcave srl, Cave San Polo srl, DRR srl) di aggiornare il progetto relativo all’attività estrattiva, in modo che esso rispecchi lo stato effettivo dei luoghi, “anche alla luce delle risultanze dell’attività non autorizzata che si è svolta su parte dell’area ricompresa nell’ATE”, che stralci dall’area di coltivazione i terreni a ovest della strada della Bornadina, che dimostri con idonea documentazione alcuni altri punti non sufficientemente chiari.

I cavatori chiedono il convenzionamento ai Comuni
La ditta Nord Cave, in data 15 settembre, ha chiesto la stipula della convenzione per l’attività estrattiva ai Comuni di Travagliato e Cazzago San Martino. I Comuni, con nota del 23 settembre, hanno risposto di essere, allo stato attuale, impossibilitati a procedere in tal senso, in quanto “la Provincia di Brescia non ha ancora approvato il progetto di gestione produttiva nell’ambito estrattivo ATEg14 (…) e si sta valutando la possibilità di ricorso al TAR in merito alla Valutazione dell’Impatto Ambientale, relativamente alla proposta di progetto inoltrata”.

Berlingo approva la variante allo strumento urbanistico
Il Comune di Berlingo, nella seduta del Consiglio comunale del 23 settembre, ha approvato all’unanimità la variante ex legge 23/99 relativa all’inserimento nello strumento urbanistico dell’area PLIS.

La Commissione Ambiente regionale propone nuove regole per cave e discariche
(Bresciaoggi, 25 settembre 2009)
Novità importanti sui criteri di individuazione di nuove discariche e impianti di trattamento rifiuti nei territori di pregio (ovvero con coltivazioni appartenenti alla filiera dei vini doc e docg e dei prodotti Dop) sono state decise l’altro ieri dalla commissione Ambiente della Regione presieduta dalla bresciana Margherita Peroni.
Tra i diversi emendamenti due sono particolarmente importanti: il primo chiede uno stop a nuove discariche ma dà il via libera affinché le ex cave presenti sul territorio possano essere riempite con inerti e scorie edili. Il secondo individua una fascia di rispetto per nuove discariche e impianti di trattamento rifiuti di 200 metri dai confini dei Comuni di pregio agricolo: «Un emendamento che quasi certamente verrà cassato dalla Giunta - confessa la Peroni - visto che secondo l’assessore regionale alle reti e servizi di pubblica utilità, Massimo Buscemi, sarebbe considerato troppo limitativo».
Su questo punto va ricordato che la Provincia di Brescia, nella stesura del piano rifiuti (spedito al Pirellone ancora in gennaio) aveva introdotto una fascia di rispetto di 500 metri. Dopo che la giunta avrà adottato o respinto gli emendamenti (in discussione a metà della prossima settimana) dovrebbe chiedere al Broletto le modifiche di rito al piano provinciale rifiuti.
Ma in soldoni, i due emendamenti cosa cambiano nel panorama dei progetti bresciani? Cambia il fatto che potranno essere autorizzate le discariche che non si trovano in territori di pregio, «Cerca scrl» di Travagliato (rifiuti in cemento-amianto), «Ecoeternit srl» di Montichiari (cemento-amianto), «Asm Brescia spa» di Montichiari (rifiuti speciali non pericolosi), «Gedit spa» a Montichiari (rifiuti speciali pericolosi), «Montichiariambiente spa» di Montichiari (rifiuti speciali non pericolosi). Mentre quelle che incombono sulla Franciacorta – «Profacta spa» di Cazzago (cemento-amianto), «Drr srl» a Cazzago (rifiuti speciali non pericolosi), «Asm Brescia spa» a Castegnato (speciali non pericolosi) – teoricamente potrebbero accogliere solo rifiuti inerti e scarti edili. «Nel nostro emendamento abbiamo chiesto che possano essere ritombate a piano campagna solo con inerti quali terre e rocce da scavo e materiale da demolizione – aggiunge la Peroni – ora dobbiamo vedere se la giunta manterrà questo criterio o introdurrà altri codici. Difficile e delicato trovare un equilibrio: le amministrazioni comunali devono essere realiste; laddove c’è una cava dismessa devono proporre soluzioni alternative alla discariche, visto che quei siti fanno gola a molti».P.GOR

sabato 19 settembre 2009

I consiglieri regionali e l’assessore provinciale


I consiglieri regionali

Lunedì 14 settembre, presso il Comune di Cazzago San Martino, si è svolto l’incontro chiesto dai Comuni con gli assessori e i consiglieri regionali bresciani.

Erano presenti i consiglieri regionali Margherita Peroni, Gianmarco Quadrini, Arturo Squassina, Dionigi Guindani, Osvaldo Squassina, il consigliere provinciale Roberto Lancini, il sindaco Foresti e l’assessore Belli per Cazzago, il sindaco Buizza e l’assessore Uboldi per Travagliato, il sindaco Ciapetti e l’assessore Gandossi per Berlingo, l’assessore Sette per Rovato.

Il sindaco Foresti ha fatto un’ampia disamina della situazione dell’area; a seguire, l’assessore Uboldi ha presentato – con una serie di slide che trovate qui a fianco – le preoccupazioni dei Comuni in merito al parere di VIA della Regione Lombardia dello scorso luglio e l’intenzione di riqualificare il territorio con l’istituzione di un Parco locale di interesse sovra comunale.

I consiglieri regionali presenti hanno convenuto sulla necessità di dare una risposta alle richieste dei Comuni e si sono impegnati a attivarsi presso l’Assessore regionale; è stato fissato un nuovo incontro per lunedì 28 settembre, sempre a Cazzago San Martino.

Giornale di Brescia del 15 settembre: “Sulla cava Macogna l’SOS parte dai sindaci”

Bresciaoggi del 15 settembre: “Il parco della Macogna: un appello ai cavatori”

Il tavolo tecnico-politico del PLIS

Martedì 15 settembre si è riunito, presso il Comune di Berlingo, il tavolo tecnico-politico del PLIS. Erano presenti, oltre agli amministratori comunali, i tecnici incaricati arch. Aurelio Pezzola, arch. Dezio Paoletti, dott.ssa Francesca Oggionni, che hanno presentato la fase intermedia degli elaborati relativi al Parco.

Il vice presidente della Provincia

Si è svolto venerdì 18 settembre l’incontro dei comuni di Cazzago San Martino (presenti il sindaco Foresti e l’assessore Belli), Travagliato (presente il sindaco Buizza), Berlingo (presente il sindaco Ciapetti) e Rovato (presente l’assessore Sette) con l’assessore e vice presidente provinciale on. Giuseppe Romele, con delega all’assetto del territorio, parchi, riserve naturali e VIA. All’incontro erano presenti i funzionari dell’Ufficio Parchi della Provincia. Dopo l’introduzione del sindaco Ciapetti, l’assessore Belli ha illustrato al vice presidente provinciale lo stato di avanzamento del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS), per il quale le quattro amministrazioni comunali stanno predisponendo il progetto sulla base delle indicazioni degli uffici provinciali. È anche stato riferito che i Comuni stanno formalizzando l’acquisizione di tale obiettivo nei propri strumenti urbanistici.

All’interno di tale Parco è stato convenuto che le soluzioni di recupero ambientale dell’ATE 14, per il quale è in corso l’approvazione del progetto di gestione produttiva, dovranno essere compatibili con logiche di riqualificazione ambientale e non di sovraccarico ulteriore, come di fatto accadrebbe con la realizzazione dei progetti di discarica in essere.

A questo riguardo l’Assessore provinciale ha auspicato che vi sia un dialogo con i soggetti titolari dell’attività estrattiva affinché i piani di recupero dell’ambito estrattivo possano rientrare negli obiettivi perseguiti con l’istituzione del parco.

Il prossimo incontro, che si terrà intorno alla metà del mese di ottobre, prevede una verifica della documentazione tecnica in fase di redazione con gli uffici preposti, per poi procedere alla formale richiesta di riconoscimento del PLIS verso la fine dell’anno.

sabato 12 settembre 2009

Il tavolo di confronto (senza una gamba)


Cave, discariche, grandi infrastrutture: a tutto c’è un limite

Lunedì 7 settembre, nella sede dell’Associazione Comuni Bresciani, i Comuni di Berlingo, Cazzago San Martino, Rovato e Travagliato hanno presentato alla stampa le osservazioni al Piano territoriale di coordinamento provinciale, illustrate nel post della settimana precedente e che si pongono come obiettivo il riconoscimento del PLIS Macogna e l’introduzione di criteri di densità territoriale nella localizzazione di cave, discariche e grandi infrastrutture.

All’incontro hanno presenziato Carlo Panzera e Giuliana Zacco Pezzi, presidente e vicepresidente di ACB, Dante Daniele Buizza, sindaco di Travagliato, Giuseppe Foresti e Patrizia Belli, sindaco e assessore di Cazzago S.M., Dario Ciapetti e Carlo Gandossi, sindaco e assessore di Berlingo, Riccardo Sette, assessore di Rovato.

I quotidiani hanno così titolato il giorno successivo:

Giornale di Brescia: “Varianti al PTCP, quattro sindaci sul piede di guerra”

Bresciaoggi: “Stop a cave e discariche. I sindaci chiedono tutele”.

Il Giorno: “Quattro Comuni si alleano per smaltire i rifiuti speciali” (questo titolo in verità è molto fantasioso, perché non rispecchia né il contenuto dell’articolo, né il senso delle osservazioni, che va esattamente nella direzione opposta).

Gli articoli sono disponibili nella sezione Documenti – Rassegna stampa, il testo delle osservazioni nella sezione Documenti – Osservazioni PTCP di questo blog.

I cavatori non partecipano al tavolo di confronto in Provincia

In data 8 settembre, si è tenuto presso l’assessorato all’ecologia della Provincia di Brescia il tavolo di confronto tra i Comuni di Cazzago San Martino, Travagliato, Berlingo e Rovato e la Provincia di Brescia in merito alle modalità di recupero dell’ambito estrattivo della Macogna (Ate14). Si trattava di valutare il percorso della procedura, dopo l’esito della Valutazione di Impatto Ambientale pervenuto dalla Regione Lombardia, che prevede un ritombamento generalizzato. Il decreto di VIA sarà impugnato dai quattro Comuni, che sostengono l’assurdità di dover riportare un simile cratere al piano campagna, giustificato da presunte finalità paesaggistiche, come se il recupero ambientale potesse prescindere dall’aggravio del conferimento di rifiuti previsto dai progetti di discarica.

Le ditte interessate che dovevano costituire elemento essenziale del confronto hanno invece dato forfait, declinando l’invito dell’Assessore provinciale all’ambiente, Stefano Dotti. In tal modo non è stato possibile nemmeno avviare un confronto, che i Comuni vogliono finalizzato allo studio di ipotesi di recupero coerenti con una destinazione di uso pubblico e con il progetto di Parco locale sovra comunale (PLIS) in fase di studio. D’altra parte, al termine dell’iter autorizzativo, la legge prevede la stipula di una convenzione tra i titolari dell’attività estrattiva e i Comuni, che al riguardo auspicano una possibilità di accordo quale condizione essenziale per permettere la ripresa dell’attività estrattiva; questa soluzione è caldeggiata anche dalla Provincia.

I Comuni hanno comunque apprezzato l’intenzione della Provincia di Brescia di approvare il progetto di attività estrattiva con la sola possibilità di recupero a fondo cava e di destinazione a scopi ricreativo-sportivi, come previsto dal vigente Piano cave. Hanno anche sottolineato l’esigenza di venire in possesso degli aggiornamenti progettuali, che tra l’altro dovranno recepire lo stato di fatto dell’ambito in seguito alle manomissioni indagate dalla Procura della Repubblica e la prescrizione regionale circa la mancata espansione a ovest della strada della Bornadina.

Giornale di Brescia del 10 settembre: “Cave, in Provincia il tavolo per la Macogna”

Bresciaoggi del 10 settembre: “Meno escavazione alla Macogna”

Il parere della Struttura Paesaggio

L’8 settembre i Comuni hanno ricevuto, in seguito alla richiesta di accesso agli atti effettuata in data 6 agosto, il parere della Struttura Paesaggio della Regione Lombardia in merito al progetto di gestione dell’attività estrattiva dell’ATEg14, che ha originato, nel decreto di Valutazione di impatto ambientale, la prescrizione relativa al ritombamento a piano campagna dell’intera area.

È possibile prendere visione del documento nella sezione Documenti – Ate 14 di questo blog; tra l’altro, è da notare come il parere della Struttura Paesaggio e il decreto di Valutazione di impatto ambientale siano stati redatti nella stessa data, pur essendo l’uno consequenziale all’altro: un esempio di solerzia amministrativa di cui andrebbe fiero il ministro Brunetta.

L’attività della settimana

Lunedì 14 settembre si terrà, presso il Municipio di Cazzago San Martino, l’incontro tra le quattro Amministrazioni comunali e gli assessori e i consiglieri regionali bresciani.

Martedì 15 settembre, presso il Municipio di Berlingo, si riunirà il tavolo tecnico-politico del PLIS Macogna, per verificare con i tecnici incaricati lo stato della progettazione.

Venerdì 18 settembre i Comuni incontreranno l’on. Romele, vice presidente della Provincia di Brescia e assessore al Territorio, per presentare la proposta di istituzione del Parco di interesse sovra comunale in località Macogna.

Interrogazione al Presidente della Provincia

I consiglieri provinciali del gruppo PD (primo firmatario Pierluigi Mottinelli) hanno indirizzato, lo scorso 26 agosto, un’interrogazione al Presidente della Provincia di Brescia on. Molgora, con la quale chiedono di conoscere le intenzioni dell’Amministrazione Provinciale rispetto al pronunciamento interlocutorio del 12 maggio u.s. (parere provinciale sulla Valutazione di impatto ambientale), ritengono i temi sollevati dalle amministrazioni comunali di grande interesse per l’intero territorio provinciale, tali da necessitare di una commissione in loco e del massimo impegno della Provincia.

Chi ha paura del parco?

In merito alle sorprendenti affermazioni del sig. Pierino Danesi, coordinatore del Popolo della Libertà di Rovato, apparse sul Giornale di Brescia dell'11 settembre sotto il titolo “Il PDL all’attacco sull’ex cava” (vedi Documenti – Rassegna stampa), ci preme sottolineare quanto segue:

1) la proposta di Parco locale di interesse sovra comunale viene da quattro Amministrazioni comunali, elette dalla popolazione, e non da comitati o gruppi ambientalisti; è stata approvata anche con il consenso dei gruppi di opposizione in quasi tutti i Comuni;

2) si tratta di una proposta di valorizzazione del territorio, nella quale non si andranno a imporre ulteriori vincoli alle attività agricole esistenti, ma se ne realizzerà un’evidente riqualificazione, visto che non saranno più confinanti con un’attività estrattiva, o peggio ancora con una discarica;

3) il progetto di Plis, peraltro ancora in fase di redazione, non prevede modifiche urbanistiche di nessun genere per le aree agricole, ma la valorizzazione dell’ambito degradato ora interessato dalla cava;

4) la proposta del sig. Danesi vuole contrapporre Duomo a Berlingo, Pedrocca a Berlinghetto, Berlingo e Travagliato a Cazzago San Martino e Rovato, e via dividendo, creando un’incredibile confusione che ha l’unico scopo di favorire interessi privati, mentre l’azione sostenuta dai Comuni mira a coordinare gli interventi e a salvaguardare il territorio nell’interesse pubblico;

5) altro elemento disgregante introdotto dal sig. Danesi è il riferimento ai propri referenti politici in Provincia e in Regione; vorremmo ribadire con forza che non si portano avanti interessi di bottega sulla pelle dei cittadini e che i Comuni, amministrati tra l’altro da forze politiche eterogenee, discutono con chiunque in sede istituzionale, trovando – tra l’altro – attenzione anche da parte dei presunti referenti politici del sig. Danesi;

6) in merito alla fattibilità della proposta di spostamento del depuratore, peraltro giunta con notevole ritardo, tale ipotesi è stata più volte valutata dall’AATO di Brescia e accantonata in quanto ritenuta non praticabile;

7) per quanto riguarda il sostegno popolare all’iniziativa del Plis, ci piacerebbe che il signor Danesi prendesse nota, ad esempio, che la proposta di inserimento del Plis Macogna nel PTCP (Piano territoriale di coordinamento provinciale) è stata approvata, non più tardi di una settimana fa, dai quattro consigli comunali all’unanimità (anche a Rovato, anche con il suo voto);

8) l’iniziativa del sig. Danesi appare improvvida anche nei tempi, in quanto millanta una presunta contrarietà popolare (tutta da dimostrare) proprio alla vigilia di importanti incontri con rappresentanti istituzionali di Provincia e Regione.

In conclusione, vogliamo ribadire che lasciamo ad altri l’enunciazione di sterili proclami; noi continuiamo a lavorare, congiuntamente, con serietà e impegno per la valorizzazione del territorio la salvaguardia della qualità della vita dei nostri concittadini.

sabato 5 settembre 2009

Cave, discariche, grandi infrastrutture: a tutto c’è un limite


Le osservazioni dei Comuni al PTCP
I Consigli comunali di Travagliato (29 luglio), Berlingo (1 settembre), Cazzago San Martino (2 settembre), Rovato (4 settembre) hanno approvato le osservazioni al Piano territoriale di coordinamento provinciale, che verranno presentate in una conferenza stampa organizzata dall’Associazione Comuni Bresciani il prossimo lunedì 7 settembre.
In sintesi, i contenuti delle osservazioni sono i seguenti:

1) I rapporti tra PLIS e PCTP
Il Piano di Coordinamento Territoriale Provinciale deve indicare gli ambiti in cui risulta opportuna l’istituzione di un Parco Locale di Interesse Sovracomunale.

Delibera di Giunta Regionale n. 8/6148 del 12 dicembre 2007
“Criteri per l’esercizio da parte delle Province della delega di funzioni in materia di parchi locali di interesse sovracomunale”
“I PLIS si collocano strategicamente nella pianificazione territoriale provinciale quali elementi di connessione tra le aree regionali protette e le aree verdi di tipo urbano.
Essi assolvono alla funzione di conservazione di aree che per la loro posizione correrebbero il rischio, a fronte di ulteriori urbanizzazioni, di essere completamente saldate dai fronti urbani.
Ai sensi dall'art. 15 della L.R. 12/2005, il PTCP per quanto attiene ai contenuti ed efficacia di Piano paesistico-ambientale, provvede a indicare gli ambiti territoriali in cui risulta opportuna l'istituzione di un PLIS.
I PLIS compongono, insieme ad altri elementi, il quadro provinciale del sistema paesistico ambientale e contribuiscono a realizzare la rete ecologica provinciale e regionale.
Gli elaborati del PTCP sono da assumersi quali strumenti preliminari di informazione e conoscenza ai fini di elaborare nuove ipotesi di istituzione o ampliamento di PLIS.
Il PTCP costituisce infatti il supporto per determinare il quadro generale di riferimento utile alla definizione dei caratteri territoriali.
Il riconoscimento dei PLIS, o le eventuali nuove istituzioni, seguiranno le procedure stabilite dalla presente circolare e dalla normativa di riferimento, indipendentemente dallo stato di fatto segnalato dal PCTP.
Il PTCP sarà conseguentemente aggiornato, senza che tale operazione costituisca variante al piano stesso.”

2) Le osservazioni

Un principio guida: governare il territorio
L'impostazione di fondo del P.T.C.P. si connota per una sostanziale abdicazione al suo ruolo di coordinamento a vantaggio dei piani di settore che, in molti casi, sono approvati da altri, citando, ad esempio, il piano cave ed il piano dei rifiuti. Una conferma di ciò è costituita dal fatto che il P.T.C.P. si limita a recepire detti piani, ma non a guidarne la formazione come, invece, dovrebbe fare. Bisogna porre Comuni al centro della pianificazione territoriale e ridurre gli effetti negativi sull'ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini derivanti dalle attività di cava e di discarica, nonché dalla realizzazione di grandi infrastrutture, soprattutto, nel caso di impatti cumulativi, introducendo dei criteri c.d. di peso o densità in un'ottica di sostenibilità ambientale.

Nuove cave solo col consenso dei Comuni
Nei Comuni i cui territori sono già interessati da cave e discariche è possibile l’insediamento di nuove o l’ampliamento di quelle esistenti o la realizzazione di grandi infrastrutture provinciali alla condizione che ci sia, però, il consenso dei rispettivi Consigli Comunali: ciò serve a ricollocare al centro della pianificazione territoriale le comunità locali in una vera logica federalista.

Un PLIS
Sono state ribadite le osservazioni in merito alla tavola 4 - Ambiti agricoli di interesse strategico - del PCTP, già presentate al Settore Assetto Territoriale, Parchi e V.I.A. della Provincia di Brescia con lettera del 10/02/2009 da parte dei Comuni di Travagliato, Berlingo, Rovato e Cazzago San Martino. Relativamente all'istituzione del P.L.I.S. in località Macogna, si chiede di definire l’area in questione come Ambito Agricolo di interesse strategico.

Là dove c’è un bosco non ci sarà una discarica
Nella Variante di adeguamento del P.T.C.P. l'area denominata ex cava Aquilini, in località Madonna Val Verde di Travagliato, venga classificata come zona a Bosco, per coerenza con lo stato dei luoghi e con la normativa regionale.

Notificato il decreto VIA
La Regione Lombardia ha notificato in data 31 agosto 2009 il decreto di Valutazione di impatto ambientale (VIA) n. 7506 del 21/07/09, contro il quale i Comuni promuoveranno un ricorso al TAR. Il termine ultimo per la presentazione del ricorso, tenendo conto della sospensione feriale prevista dalla legge 742/69, è il 14 novembre 2009.

Convocato il tavolo di confronto per il recupero
L’assessore provinciale all’ambiente Stefano Dotti, aderendo alla richiesta dei Comuni presentata nell’incontro del 20 agosto u.s. e formalizzata con lettera del 25 agosto, ha convocato il tavolo di confronto in merito alle modalità di recupero dell’area ricompresa nell’ambito estrattivo ATEg14. L’incontro si svolgerà il prossimo 8 settembre.

Posticipato l’incontro con i consiglieri regionali bresciani
Aderendo alla richiesta di alcuni consiglieri regionali bresciani impegnati in incontri a livello nazionale, i Comuni hanno posticipato a lunedì 14 settembre l’incontro con gli assessori e i consiglieri regionali bresciani, presso il Municipio di Cazzago San Martino.