sabato 17 ottobre 2009

Il cerchio si stringe...


Formigoni, se ci sei batti un colpo

In data 8 agosto 2009 i Comuni di Cazzago San Martino, Rovato, Berlingo e Travagliato chiesero un incontro al Presidente della Regione Lombardia Formigoni, con il preciso intento di rappresentare i problemi connessi al pericolo di un’ulteriore compromissione del territorio, già ampiamente degradato attraverso una attività estrattiva in corso da decenni, attraverso la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali.

Infatti, la valutazione di impatto ambientale relativa all’ambito estrattivo – che ritiene ammissibile un ritombamento generalizzato – e i progetti di discarica presentati lasciano prevedere il peggio.

La Presidenza regionale ricordò alla stampa, attraverso la nota stampa del 10 agosto 2009, che le ipotesi di discarica erano illazioni “gratuite, prive di ogni fondamento se non strumentali” dei Comuni. I Comuni precisarono che purtroppo la situazione è molto più complessa, con iter autorizzativi che sono intrecciati alla fase di approvazione dei progetti di escavazione ancora da completare.

Giusto il 14 ottobre è pervenuta, a smentire la smentita della Regione, la convocazione per il prossimo 10 novembre della conferenza di concertazione dei pareri degli Enti in merito al progetto di discarica DRR.

Tra l’altro, in coda alla lettera della Regione, viene messo in evidenza che “il Gruppo [di lavoro VIA] e le Direzioni Generali [della Regione Lombardia] non hanno evidenziato problematiche connesse alla realizzazione del progetto in argomento”; in soldoni, la Regione è pronta a emettere una valutazione di impatto ambientale positiva per la discarica DRR, proprio quella discarica che – come affermava con enfasi la nota stampa regionale del 10 agosto scorso – non può “nemmeno essere presa in considerazione, stante l’autorizzazione concessa a proseguire l'attività estrattiva”.

La realizzazione di una discarica di rifiuti speciali in quell’area:

1) contrasta con la volontà del Consiglio Regionale, espressa attraverso la delibera di approvazione del Piano cave, che prevede per quell’area una destinazione finale “ad uso naturalistico e/o ricreativo e a verde pubblico attrezzato”;

2) contrasta con la volontà dei quattro Comuni interessati che, in un’ottica di risarcimento rispetto a un territorio già ampiamente sfruttato, stanno promuovendo il riconoscimento di un Parco locale di interesse sovra comunale;

3) contrasta con la stessa Valutazione di impatto ambientale del 21 luglio scorso relativa all’attività estrattiva, laddove quest’ultima impone il ritombamento generalizzato per motivi paesistici, in quanto andrebbe a creare una sopralevazione significativa;

4) contrasta con il parere dell’ASL del 22 ottobre 2008;

5) contrasta con il parere della Provincia di Brescia del maggio 2009, che “trasla nel tempo ogni ipotesi di valutazione della compatibilità ambientale dell’attività di discarica”;

6) contrasta con gli Indirizzi di tutela (parte IV) del Piano Paesaggistico del P.T.R. (Piano territoriale regionale) adottato dal Consiglio Regionale il 30 luglio 2009 (punto 2.7 e 4.1);

7) contrasta con lo stato di fatto dei luoghi; infatti, una parte dell’area oggetto del progetto di discarica è già formalmente recuperata e per il resto non vi è ancora l’autorizzazione all’escavazione;

8) coincide però in maniera significativa con ingenti interessi economici, i cui detentori condizionano – in maniera neanche tanto nascosta – gli indirizzi politici della Regione Lombardia e l’operato dei suoi funzionari.

Al fine di comprendere gli orientamenti, non solo tecnici, ma anche politici, della Regione, i Comuni hanno rinnovato, in data 13 ottobre, la richiesta di incontro al Presidente Formigoni; una prima risposta è arrivata, sotto forma di un incontro con Lionello Marco Pagnoncelli, Sottosegretario del Presidente per le Relazioni con gli Enti locali, che si terrà il prossimo giovedì 22 ottobre presso la sede della Regione.

Nella sezione Documenti – Ate14 è possibile trovare il sollecito dei Comuni e la convocazione della conferenza di concertazione della Regione.

L’incontro con Coldiretti

Il 16 ottobre si è svolto l’incontro tra una delegazione dei Comuni, composta dal sindaco Ciapetti (Berlingo) e dagli assessori Belli (Cazzago S.M.) e Uboldi (Travagliato), con la presidenza di Coldiretti Brescia, rappresentata dal Vice Presidente e dal consulente legale avv. Zanetti.

Si è convenuto sull’importanza della salvaguardia delle attività agricole che operano nel territorio circostante il bacino estrattivo identificato come Ate14, sulla pericolosità e l’arbitrarietà della richiesta di discarica per rifiuti speciali avanzata dalla ditta DRR srl, sull’utilità di uno strumento come il Parco locale di interesse sovra comunale (PLIS) per valorizzare in maniera corretta il territorio e le attività che vi si svolgono.

I Comuni hanno accolto con soddisfazione la disponibilità di Coldiretti a partecipare ai lavori del tavolo tecnico-politico del PLIS; questa sinergia garantirà la dovuta considerazione alle istanze del mondo agricolo nella progettazione del Parco.

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