Firmata la convenzione per la costituzione del Parco locale della Macogna
Il 16 gennaio, alle ore 10, presso il palazzo municipale di Travagliato, i Comuni di Berlingo, Cazzago San Martino, Rovato e Travagliato hanno sottoscritto, in attuazione delle delibere consiliari del 9 novembre scorso, la convenzione per la costituzione dell’Ufficio comune per la gestione del parco locale di interesse sovracomunale della Macogna.
Alla firma del documento hanno presenziato per il Comune di Travagliato il sindaco Dante Daniele Buizza e l’assessore
Si tratta sostanzialmente dell’atto di nascita del Parco della Macogna, cui farà seguito la richiesta di sovracomunalità alla Provincia di Brescia.
La Provincia approva il progetto dell’ambito estrattivo (senza la discarica)
La Provincia di Brescia, con provvedimento n. 4685 del
I Comuni hanno preso atto con soddisfazione del provvedimento e si stanno impegnando per giungere – nei tempi previsti dalla L.R. 14/1998 – alla definizione della convenzione con le ditte interessate, condizione indispensabile affinché la Provincia rilasci l’autorizzazione all’esercizio dell’attività estrattiva.
Il TAR boccia l’ampliamento della cava oltre
In merito al piano cave della provincia di Brescia, ed in particolare per gli ambiti estrattivi ATE 9 (Bonfadina) e ATE 14 (Macogna) il TAR, dopo la sentenza emessa per il ricorso presentato da Rovato, si è pronunciato anche per quanto riguarda il comune di Cazzzago San Martino, con la sentenza 17/2010 del
La sentenza si preoccupa invero di salvare il piano cave provinciale nel suo complesso, ma portando avanti un orientamento oramai consolidato (anche e proprio a seguito della giurisprudenza del Consiglio di Stato) il quale non consente che la Regione possa effettuare stravolgimenti del piano cave dopo che la provincia ha fatto le proprie proposte. I comuni interessati devono essere coinvolti se vi sono cambiamenti tali che coinvolgono il loro territorio. Viene dunque bocciato il comportamento della Regione Lombardia che è anche stata condannata al pagamento delle spese.
Il problema di Cazzago, sia per quanto riguarda l’allargamento della Bonfadina al territorio di Cazzago ed anche per quanto concerne l’allargamento della cava Macogna consisteva appunto nel fatto che tali scelte furono decise dalla Regione Lombardia, mentre la proposta di pianificazione della Provincia non prevedeva nulla di tutto questo. Questa decisione della regione per altro fu adottata nonostante la grande mobilitazione che aveva fatto capire in grande stile la contrarietà di Cazzago a tale decisione. Furono raccolte nella circostanza 6.000 firme di protesta, furono coinvolti tutti i comuni vicini, furono indette manifestazioni partecipate, furono compilate centinaia di cartoline di protesta indirizzate a Formigoni.
La sentenza è dettata dalla violazione di modalità procedurali importanti che prevedono l’obbligo formale di consultazione degli enti locali coinvolti se viene intaccato il loro territorio. Da questo difetto discende l’illegittimità di tutti i provvedimenti successivi quali l’approvazione dei progetti di escavazione con le relative autorizzazioni.
Le conseguenze sono che, salvo un orientamento diverso del Consiglio di Stato piuttosto difficile, l’attività della cava Bonfadina si ferma mentre l’ampliamento della cava Macogna oltre
L’auspicio formulato dal sindaco
L’ultimo numero di C&D, rivista che tratta “le ragioni e le cose della politica”, riporta un interessante articolo sul Progetto Macogna, a firma di
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